giovedì 4 dicembre 2014

Non sono vegetariana

A livello teorico so perchè non è una buona cosa mangiare la carne. Ho letto talmente tanti libri sui maltrattamenti degli animali da macello o su quanto sia superfluo, se non addirittura nocivo, per l'uomo mangiarla che, sempre a livello teorico, nel mio cuore sono vegetariana...
Ne mangio poca, pochissima... ma la mangio!
Mia madre dice sempre che sono "quasi vegetariana" ma io rido di questa frase e le dico che essere vegetariana è come essere incinta. Non puoi essere "quasi incinta"!!! Ci sono cose, come queste, che non ammettono le mezze misure.
Sono stata vegetariana per circa due anni della mia vita. Ero una vegetariana estremista e convinta ma non ricordo di avere mai insistito con gli altri o fatto proselitismo.
Poi sono arrivati i figli e ho introdotto di nuovo la carne nella mia dieta e da li poi è stato tutto un tira e molla, molla e tira...
Insomma, per farla breve, ho deciso di accettare il mio essere onnivora (o quasi onnivora :) ) e arrendermi al fatto che ogni tanto nel mio piatto c'è qualcosa che proviene dal corpo di un altro essere vivente. Che detta così fa davvero senso....
Se mi invitano a cena mangio quello che c'è, che sia un arrosto di tacchino o del seitan alla piastra e anche dai miei suoceri faccio lo stesso, nonostante loro aspettano solo le nostre rare visite per uccidere il vitello grasso e non solo, per accoglierci come si deve.
Ci tenevo a dirvelo perchè so che molti miei lettori sono assolutamente convinti che io sia vegetariana-vegetarianissima e non voglio raccontare frottole a nessuno!!!
Naturalmente, nella scelta sia della carne che del pesce, cerco di essere estremamente severa: poco ma buono è il mio motto in questo caso. Carne da allevamenti biologici e pesce solo pescato e di piccole dimensioni (alici, sarde, sgombri e poco altro).
Bene, fatta questa lunga premessa, che mi ha alleggerita di un piccolo peso, posso condividere con voi una ricettina semplice semplice, veloce veloce per cucinare il pesce.

SARDE CON PAN GRATTATO AROMATIZZATO

Ingredienti:
800 gr circa di sarde
una fondina colma di pangrattato (chiedo venia ma non l'ho pesato!!!)
una cipolla media
uno spicchio d'aglio (facoltativo)
un mazzetto di erbe aromatiche a piacere (rosmarino, salvia, timo, origano, dragoncello...) 
mezzo bicchiere circa di olio extra vergine di oliva
sale


 Questi sono i semplicissimi ingredienti per questo gustosissimo piatto di pesce che ogni volta fa fare salti di gioia ai miei ragazzi, che non amano il pesce in modo particolare, ma adorano questa ricetta.
Dopo avere pulito e diliscato le sarde, ricavandone dei rosei filetti, li metto da parte ad asciugare.


 A questo punto preparo il pangrattato aromatico. Metto tutti gli altri ingredienti in un mixer e frullo.


Quello che si ricava è un pangrattato profumatissimo e umido, che si appiccica se schiacciato tra le dita.

  
 Prendete una piccola teglia da forno e mettete uno straterello di pangrattato sul fondo.


 Adagiatevi sopra un primo strato di sarde.


 Mettete altro pangrattato ma senza coprire del tutto il pesce...


e poi fate un secondo strato di sarde.


Per ultimo coprite per bene usando tutto il resto del pan grattato compattando con un cucchiaio.


Mettete in forno ben caldo e cuocete per circa 20 minuti o fino a che il pangrattato in superficie non abbia fatto una bella crosta brunita.


Servite subito e mangiate ben caldo accompagnato con una fresca insalata mista. 

E con questo vi saluto con un grande abbraccio.
Francesca 

12 commenti:

  1. Risposte
    1. Fammi sapere come è andata.
      Bacione
      Francesca

      Elimina
    2. L'ho modificata un pochino, al posto della cipolla tra uno strato e l'altro ho messo delle fettine sottili di patata una bonta', mangiata stasera, ciao

      Elimina
  2. mangio poca carne perchè non mi piace molto, a parte le fette di carne cotte sulla brace del camino, qunano d'inverno vado nella marche! Adoro il pesce, pulirlo e cucinarlo! Poi, con una figlia vegetariana- ideologica- estremista- quasi vegana, che ogni tanto arriva a Genova e si ferma qualche mese......cucino i suoi piatti e glieli invento! Il suo essere un po' talebana mi infastidisce........
    Giulia è più equilibrata! Mentre aspettava Unai sentiva necessità di carne, nonostante fossero due anni che non la mangiava! E quindi assecondava il suo bisogno, perchè il nostro corpo ne sa sempre molto di più......
    La tua ricetta è meravigliosa! in Romagna è un classico, mangiare il pesce al forno, di ogni tipo, impanato con questa meravigliosa panatura, però non ci mettono la cipolla !! un abbraccio, dolcissima meravigliosa Checca. lela

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche a me piace molto il pesce, molto più della carne, che a dire il vero,non mi fa per niente impazzire. Questa ricetta l'ho imparata ad un corso di cucina bellissimo che ho frequentato 15 anni fa quando abitavo in provincia di Bergamo.
      Fammi sapere quando vieni da queste parti, O.K.?
      Un abbraccio
      Checca

      Elimina
  3. Risposte
    1. È da provare! !!
      Felice di vederti. Ti abbraccio
      Francesca

      Elimina
  4. Ho provato a mettere un commento e forse ci sono riuscita!
    Baciotti!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. EUREKA!!! Alla fine l'hai avuta vinta... sono contentissima!
      Un bacione
      Francesca

      Elimina
  5. Personalmente mangio poca carne perché non la digerisco bene ma mi chiedo: perché gli animali sono considerati esseri viventi e le piante no? Se prendo una simpatica piantina dai fiorellini bianchi, la sradico senza pietà, butto via le tenere foglioline, poi presso e distruggo i frutti di un albero secolare, impedendogli di riprodursi con i noccioli dei suoi frutti... o sfrutto il lavoro di coloro che fanno questo per me... mi sto comportando in modo empatico verso le povere piante? No di certo! Eppure le patatine fritte piacciono anche ai vegani, che non si sentono in colpa a mangiarle!! :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Stefania, quando mi dirai che strangolare il tuo gatto o strangolare una patata é la stessa cosa, allora ti darò ragion. Mangiare dobbiamo. Le piante sentono, vedono e soffrono ma in modo certo meno evidente e meno acuto. È certamente il male minore.
      Ti abbraccio e... ci vediamo martedì.
      Francesca

      Elimina
  6. deve essere una squisitezza ma chi ha voglia di diliscare le sarde? Lascerei un bel po' di lische!

    RispondiElimina

I commenti sono aperti a tutti ma se ti presenterai mi farai contenta!!!